L'istruzione obbligatoria
La scolarizzazione obbligatoria dei bambini fu ovviamente in prima linea nella lotta contro l'ignoranza. Il modello dell'istruzione ottocentesca è molto diverso dalla scuola dei secoli precedenti, ed è legato a una frequenza obbligatoria, non più gestita in prevalenza da personale religioso, ma laico.La scuola elementare venne ordinata come un unico tipo di scuola volta a soddisfare sia le esigenze di chi continuava gli studi sia quelle di chi la frequentava per pochi anni.
La diffusione dell'istruzione fu uno degli strumenti attraverso cui lo Stato liberale rafforzò la sua influenza sulla società, lottando contro i particolarismi e le superstizioni tradizionali.
Un lento sviluppo scolastico
Il cammino verso la piena scolarizzazione infantile procedette infatti lentamente nonostante l'apertura di molte scuole. Esse erano molto più numerose nel Nord Italia, meno diffuse nel Sud dove si registrava un tasso di analfabetismo più elevato della media nazionale.
Uno degli aspetti più innovativi rispetto alla realtà d'inizio secolo fu rapprezentato dalla scolarizzazione femminile, con la conseguente riduzione della forbice tra l'analfabetismo maschile e quello femminile. Per esempio è stato dimostrato che, anche se alfabetizzate, le donne disponevano in generale di un bagaglio tecnico più approssimativo dei loro coetanei
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