Le scuole per soldati
Se si voleva rapidamente sconfiggere l'ignoranza non bastava far andare a scuola i bambini, occorreva agire anche sugli adulti. Tra Ottocento e primo Novecento si moltiplicarono le iniziative per scolarizzare quote significative di adulti analfabeti. Per fare ciò si utilizzarono diversi metodi, tra cui spiccano però le cosidette "scuole reggimentali", istituite come vere e proprie scuole per soldati.
Scuole serali e festive
Altri luoghi dell'educazione adulta furono le scuole serali e festive, che spesso erano gestite dagli stessi maestri e maestre che insegnavano al mattino ai bambini. Queste scuole erano finanziate, in genere, non dallo Stato, ma da Comuni e privati, benefattori e filantropi.
L'istruzione tecnica popolare e agraria
Non vanno inoltre sottovalutate le esigenze espresse dalle nuove forme di produzione industriale, almeno là dove queste cominciavano a prendere piede, in particolare nel triangolo piemontese-lombardo-ligure. Per quanto risultasse ancora preponderante nelle attività produttive l'esercizio della forza fisica, apparivano in molti casi necessari competenze più avanzate in campo meccanico, elettrico, chimico ecc..., alle quali si poteva accedere solo se già si disponeva del bagaglio alfabetico minimo.
Apposite scuole sostenute economicamente dagli stessi imprenditori consentirono specialmente ai più giovani di migliorare la qualità della propria vita.
Qualcosa di analogo accadde anche in campo agricolo in relazione agli sforzi compiuti per propagandare nuove pratiche di coltivazione e aumentare i rendimenti della terra, giudicata la prima ricchezza della nazione.
Numerose forme di istruzione agraria popolare furono predisposte nell'ambito dell'attività delle Cattedre ambulanti di agricoltura, spesso realizzate per iniziativa dei Comuni e sostenute anche dal Ministero dell' Agricoltura.
La Società di Mutuo Soccorso
Particolarmente attive furono, inoltre, le Società di Mutuo Soccorso, soprattutto fra gli operai e gli artigiani. Esse si costituirono a partire dalla metà del secolo sia con scopi previdenziali sia con scopi rivendicativi simili a quelli oggi esercitati dai sindacati.Attraverso l'istruzione e la preparazione al mestiere, le Società di Mutuo Soccorso puntarono a stimolare nei ceti artigiani e operai una mentalità fondata su un rapporto stretto fra il lavoro manuale e le cognizioni tecniche e scientifiche.
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